Le ceramidi sono naturalmente presenti nella nostra pelle e svolgono una funzione di barriera. Nella funzionalità dell'epidermide queste rappresentano un componente di grande valore poiché fungono da protezione, regolano l'idratazione e allo stesso tempo mantengono l'equilibrio dell'epidermide.
Quando si parla di prodotti cosmetici, ti sarà sicuramente capitato di sentir nominare le ceramidi, ma ancora in pochi sanno esattamente di cosa si tratta. La parola ceramidi, per assonanza, fa subito pensare alla ceramica ed effettivamente non è un collegamento così sbagliato. Le ceramidi si trovano ormai nella maggior parte dei trattamenti beauty più esclusivi, ma queste ultime non sono tutte uguali. Secondo una recente ricerca, nello strato corneo della pelle sono stati individuati circa 300 diversi tipi di ceramidi, ma si pensa che possano essercene almeno un migliaio. Quando si pensa ai grassi o ai lipidi ci viene subito in mente un qualcosa di negativo, ma non è sempre così. Questi ultimi se associati alla pelle rappresentano, invece, qualcosa di positivo, poiché sono sinonimo di benessere. Infatti, sono proprio alcuni lipidi a garantire le funzionalità della barriera cutanea, impedendo alle sostanze dannose di penetrare negli strati più interni della pelle ed evitando che quest’ultima si disidrati a causa di un’eccessiva evaporazione. I lipidi fondamentali della barriera epidermica sono principalmente 3, ovvero il colesterolo, gli acidi grassi e le ceramidi.
Cosa sono le ceramidi
Come suggerisce il nome stesso, le ceramidi sono sostanze cerose che si trovano naturalmente nel nostro organismo e che hanno una struttura chimica particolare. Infatti, queste sono costituite da una molecola chiamata sfingosina agganciata ad un acido grasso e uniti insieme da un legame amminico, proprio da questo legame nasce il termine ceramidi. Queste molecole possono essere leggermente diverse tra loro a seconda della lunghezza della catena dell’acido grasso, alla presenza dei doppi legami sulle suddette catene e alla quantità di gruppi ossidrili sulla molecola. Nella nostra pelle sono presenti almeno 9 tipologie di ceramidi diverse e per convenienza sono state denominate con un numero da 1 a 9.
Queste si trovano nello strato corneo, quindi nella superficie più esterna della pelle. Lo strato corneo è costituito da uno strato di cellule morte che vengono tenute insieme da una sorte di colla detta matrice lipidica interstiziale o cemento intercellulare. Per comprendere meglio, immagina lo strato corneo come un muro di mattoni costituiti dalle cellule morte, tenuti insieme dal cemento, ovvero la matrice lipidica. All’interno di quest’ultima è possibile notare che i lipidi non sono disposti a casaccio, questi, infatti, si allineano vicini tra loro e formano diversi strati ordinati chiamati fogli lamellari o lamelle dove si alternano continuamente acqua e lipidi. Questo strato di lapidi è composto principalmente da colesterolo, acidi grassi liberi e ceramidi. Nel nostro organismo esse vengono immagazzinate in una sorta di vescicole all’interno delle cellule dello strato granuloso che si trova al di sotto dello strato corneo.
A cosa servono le ceramidi
Le ceramidi consentono di regolare la capacità di trattenere l’acqua formando una barriera che ne rallenta la perdita con la traspirazione e non permette a delle sostanze idrofile esterne di attraversala facilmente e di penetrare all’interno. Questo è davvero molto importante perché consente di mantenere il livello idrico ottimale della pelle, ma anche per tenere fuori sostanze chimiche dannose che non devono entrare all’interno e anche germi e organismi che potrebbero causare patologie. Per far in modo che la barriera naturale della nostra pelle sia efficace, dunque, le ceramidi sono fondamentali, altrimenti quest’ultima si sgretolerebbe. Alcuni studi hanno dimostrato che alcune persone affette da problemi di pelle come psoriasi o dermatite atopica hanno un numero inferiore di ceramidi, ma non solo anche in caso di acne o rosacea il contenuto di queste ultime può essere minore. Fondamentale, quindi, è utilizzare dei cosmetici a base di questi lipidi anche per contrastare l’invecchiamento cutaneo.
Ceramidi in cosmetica
Le ceramidi trovano ampio impiego nell’ambito cosmetico perché sono in grado di rendere la pelle più compatta, luminosa, elastica e resistente. Le molecole di ceramidi hanno un punto di fusione molto alto, il che vuol dire che non si sciolgono negli oli di cosmesi a temperatura ambiente, poiché devono raggiungere una temperatura di almeno 90°. Affinché le ceramidi siano efficienti devono sublimare durante la fase grassa, altrimenti tenderebbero a cristallizzare durante la fase di raffreddamento del prodotto.
Le ceramidi possono essere presenti sia nelle creme da giorno che in quelle con fattore di protezione solare e vengono classificate nell’elenco dell’INCI come ingredienti additivi del tutto naturali poiché non presentano alcun tipo di controindicazione. Le ceramidi più utilizzate in cosmetica sono quelle appartenenti alle seguenti famiglie:
- La ceramide 1, così come la 2, la 3 e la 6 II viene impiegata nei cosmetici indicati per il ripristino della normale barriera lipidica. Questa nello specifico è tra le ceramidi quella più apolare, ovvero quella che una volta applicata sulla pelle dimostra la maggior capacità di trattenere l’acqua nell’epidermide e non farla evaporare
- La ceramide 2 è particolarmente indicata per le pelli secche e mature in quanto contribuisce non solo a prevenire la perdita di acqua, ma anche a rendere la pelle più idratata ed elastica e soprattutto prevenire l’ingresso delle sostanze dannose.
- La ceramide 3 viene utilizzata soprattutto all’interno dei cosmetici anti age poiché risulta essere efficace nella riduzione delle rughe anche in concentrazioni molto basse.
- La ceramide 6 II svolge un’azione desquamativa e levigante dell’epidermide senza indurre irritazione, per cui risulta essere molto delicata in virtù del fatto che ha una scarsa penetrazione cutanea.
Ceramidi e protezione della pelle
Le ceramidi rappresentano uno degli elementi più importanti per la salute della pelle perché trattengono l’acqua, l’elemento indispensabile per l’equilibrio di tutte le cellule del nostro organismo. La funzione delle ceramidi è quella di intersecarsi con le molecole di acidi grassi e con quelle del colesterolo e formare il cosiddetto cemento intercellulare, fluido ed elastico, che tiene ordinati i mattoni della pelle, ovvero i corneociti. Questa struttura si genera solo quando tutti gli elementi si trovano nel posto giusto e nella quantità giusta. Basta una piccola variazione nei rapporti qualitativi e quantitativi dei lipidi della barriera cutanea per alterare l’architettura generale della cute con conseguenze rilevanti sulla funzionalità. Quando questo accade, il primo segnale che qualche cosa non funzioni, è la perdita di acqua all’interno dei tessuti cutanei. Questo può provocare, oltre alla semplice disidratazione, disturbi ben più fastidiosi. Alcune patologie cutanee come dermatite atopica e psoriasi sono riconducibili proprio ad una carenza di ceramidi. Molti studi hanno dimostrato che l’apporto di ceramidi veicolate all’interno di prodotti cosmetici per la pelle da applicare localmente è in grado di aiutare a riequilibrare la pelle e alleviare i sintomi.
Ceramidi vegetali per il viso
Vista e considerata la forte richiesta di questa sostanza così importante, sono state create le ceramidi vegetali. Queste agiscono allo stesso modo di quelle naturali, ovvero aiutano a proteggere e riparare la cute, in particolare quella del viso. Ma dove si trovano esattamente le ceramidi vegetali? Alcuni prodotti vegetali contengono elevate quantità di ceramidi, ecco quali sono.
- Lanolina: si tratta di una sostanza cerosa, nota anche come cera della lana, che viene naturalmente prodotta dalla pecora. Questa viene estratta dopo la tosatura dell’animale e sottoposta a diversi processi di purificazione prima di essere utilizzata. La lanolina viene impiegata principalmente nei cosmetici ad azione levigante, emollienti e adatti alla cura della pelle come creme, pomate, emulsioni, saponi, ecc. La sostanza pura può essere acquistata in farmacia o erboristeria ed è particolarmente utile come balsamo riparatore in caso di mani e piedi secchi, per eliminare le cuticole, per contrastare l’herpes labiale, per le scottature o le piccole ustioni o più semplicemente come burro cacao.
- Cera d’api: le origini della cera d’api sono molto antiche, infatti risale agli antichi egizi che la utilizzavano nei processi di mummificazione. Questa sostanza trova largo impiego in campo cosmetico in quanto possiede numerose proprietà emollienti ed idratanti. I prodotti formulati con la cera d’api formano una sorta di pellicola sulla cute per questo viene utilizzata per la preparazione di stick per le labbra, emulsioni ed unguenti. La cera d’api è ricca di proprietà benefiche per la pelle, infatti, è antibatterica, lenitiva, aiuta a contrastare le rughe e l’acne e aiuta a mantenere la pelle idratata.
- Olio di jojoba: si tratta di una cera liquida che viene prodotta dalla spremitura dei semi di una pianta chiamata Simmondsia chinensis e totalmente priva di glicerina. Quest’olio veniva utilizzato fin dall’antichità dai nativi americani per dare sollievo alle irritazioni dei tessuti e alle infiammazioni di mucose di occhi e gola. L’olio di jojoba risulta essere particolarmente indicato per la pelle del viso in quanto penetra perfettamente senza ungere. Risulta utile per contrastare l’invecchiamento cutaneo e può essere applicato direttamente sulla pelle umida con un leggero massaggio o all’interno della propria crema abituale.
- Cera carnauba: questa cera svolge un’azione protettiva per la pelle e viene ricavata dalla perdita di acqua delle foglie di palma di Carnauba situate a Nord del Brasile. Tra le cere vegetali è quella più dure e per questo viene impiegata soprattutto nella produzione di rossetti, matite per labbra, prodotti per sopracciglia, mascara e kajal. Per quanto riguarda le emulsioni per il viso, invece, è in grado di creare un film protettivo resistente all’acqua.
Ceramidi per capelli
Le ceramidi sono componenti naturali che non si trovano solo nell’epidermide, ma anche nelle unghie e nei capelli e per questo sono responsabili anche della loro salute. Le ceramidi svolgono un’azione molto importante per la struttura del capello, in quanto agiscono come unificante della cuticola e della corteccia. Le varie aggressioni ambientali dovute al sole, al vento, all’umidità o all’atmosfera secca e anche l’utilizzo di trattamenti chimici, rendono i capelli più fragili e secchi. L’estate, in particolare, è una delle stagioni più problematiche per i capelli in quanto i raggi UV, il sale marino e il cloro della piscina sono molto aggressivi. Per proteggerli e far in modo che i capelli rimangano forti e sani è necessario prendere alcune precauzioni come coprire sempre i capelli con un cappello o un foulard durante l’esposizione e risciacquare sempre molto bene i capelli dopo ogni bagno in mare o in piscina. Per ristabilire l’equilibrio capillare e per mantenere l’idratazione, infine, è consigliato utilizzare shampoo e balsamo a base di ceramidi vegetali.