Il prurito al cuoio capelluto è un disturbo molto frequente, soprattutto in età adulta, e può essere causato da molteplici fattori. Avere la testa che continua a pizzicare è sicuramente molto fastidioso, ma quali sono esattamente le cause e come porvi rimedio? Ecco tutto quello che c'è da sapere.
Si presenta con un’insostenibile tentazione di grattarsi la testa, talvolta accompagnato da arrossamento e da altri sintomi come desquamazione e forfora: si tratta del prurito al cuoio capelluto, un disturbo altamente fastidioso, ma comune. Tale disturbo si manifesta soprattutto in età adulta, in maniera indistinta in uomini e donne; oltre ad essere fastidioso, può anche provocare imbarazzo, soprattutto se ti trovi in mezzo ad altre persone e può abbassare, quindi, la propria autostima. Il prurito può essere provocato dalle cause più svariate come stress, forfora, utilizzo di shampoo troppo aggressivi, ecc.
Seppur si tratta di una condizione facilmente risolvibile nella maggioranza dei casi, non deve essere mai sottovalutata, poiché potrebbe nascondere problemi più seri. Se il disturbo si manifesta con frequenza puoi chiedere un parere al tuo medico curante o al dermatologo. Se la problematica è ben più seria e complessa di quanto credevi, puoi rivolgerti a un tricologo che potrà indicarti la situazione più adatta a te. Rivolgersi a un esperto del settore è fondamentale per riuscire a diagnosticare la causa e intervenire di conseguenza. In ogni caso, per aiutare il medico nella diagnosi, è importante tenere traccia della frequenza del prurito e valutare l’intensità della reazione.
Prurito al cuoio capelluto: cos’è
Il prurito al cuoio capelluto non è altro che una conseguenza di un’infiammazione alla cute. Il prurito, il bruciore o il fastidio possono avere una durata variabile, essere localizzati in punti particolari della testa o generalizzati. Il cuoio capelluto non va assolutamente trascurato, ma va curato allo stesso modo della pelle del viso e del corpo. Se hai prurito significa che c’è qualcosa che non va, pertanto è necessario analizzare accuratamente il disturbo. Generalmente, questo fenomeno è legato ad altre problematiche come la presenza di rossori e rash cutanei, pustole, pelle screpolata, bruciore o piccoli parassiti (pidocchi). Tale disturbo può durare da pochi giorni, ad alcuni mesi nei casi più gravi. Il cuoio capelluto, proprio come la pelle del viso, è sempre esposto a fattori esterni come il freddo, l’inquinamento ambientale e l’uso di prodotti troppo aggressivi che possono aggravare ancor di più la situazione. Per trovare sollievo l’unica soluzione è scoprire la causa scatenante.
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Le cause più comuni del prurito al cuoio capelluto
Alla base di questo disturbo può esserci un’infiammazione e, in alcuni casi, anche un’infezione. I fattori scatenanti sono vari, ma è fondamentale scoprire l’origine del problema per poterlo risolvere. Ecco quali sono le cause più comuni del prurito al cuoio capelluto.
1. Forfora e dermatite seborroica
A provocare più frequentemente il prurito al cuoio capelluto, vi sono la forfora e la dermatite seborroica. Entrambe le condizioni sono piuttosto comuni, ma è importante saperle riconoscere per agire di conseguenza. La forfora è una semplice desquamazione della pelle e non presenta infiammazione. La dermatite seborroica, invece, si manifesta con lesioni squamose infiammate, in particolare dietro le orecchie, nel contorno del cuoio capelluto, talvolta anche nel petto e nelle sopracciglia. Entrambe hanno come sintomo principale un prurito molto fastidioso che può intensificarsi con l’utilizzo di prodotti detergenti non adatti o troppo aggressivi.
2. Pitiriasi
Si tratta di una patologia dermatologica, non rischiosa per la salute, che si presenta mediante la comparsa di un’eruzione cutanea di forma tondeggiante, dall’aspetto secco e squamoso. Dopo la comparsa della prima macchia, solitamente, ne compaiono altre simili o di dimensioni più piccole. Tale condizione, generalmente, si risolve da sola in qualche settimana, ma nella fase acuta può essere particolarmente fastidiosa. Per alleviare i sintomi vengono consigliati detergenti dal PH leggermente acido.
3. Psoriasi
La psoriasi del cuoio capelluto è una malattia cronica e recidiva che si manifesta con la comparsa delle cosiddette placche: in alcune aree della testa la pelle appare desquamata e leggermente infiammata. Questa patologia, purtroppo non scompare mai del tutto, anche se alterna periodi di latenza, a periodi in cui i sintomi sono decisamente più acuti. La terapia più efficace per la psoriasi è la fototerapia, ma, purtroppo, nel caso del cuoio capelluto è difficilmente applicabile, pertanto è necessario ricorrere all’utilizzo di farmaci e prodotti specifici.
4. Funghi
Il prurito, se associato a rossore e desquamazione, può essere causato dalla proliferazione di funghi, difficili da individuare ad occhio nudo. Questi possono essere identificati solo in laboratorio e una volta individuato il tipo di microorganismo, basterà utilizzare un trattamento per un paio di settimane. Risultano essere particolarmente efficaci detergenti a base di molecole antimicotiche e antinfiammatorie, come l’echinacea e l’acido salicilico. Quest’ultimo è utile anche per aiutare ad eliminare la pelle secca.
5. Tinte chimiche
Le tinte chimiche per capelli sono tra le principali cause del prurito e del bruciore al cuoio capelluto. Proprio per questa ragione è molto importante prestare particolare attenzione quando si utilizza un tipo di tinta diversa dal solito, al fine di evitare l’insorgenza di irritazioni e allergie a particolari ingredienti. Se hai la cute particolarmente sensibile puoi optare per delle tinte naturali per coprire i capelli bianchi come l’henné.
6. Scottature solari
Quando ti esponi al sole devi fare attenzione anche ad evitare di scottarti il cuoio capelluto. Un’esposizione eccessiva, senza alcun tipo di protezione, oltre alle scottature, può causare bruciore, irritazione e infiammazione, con conseguente prurito. La maniera più efficace per proteggere il cuoio capelluto dai raggi UV è quello di indossare un cappello o un foulard.
8. Stress
Anche i ritmi frenetici, spesso causa di stress, possono portare all’indebolimento del fusto del capello e di conseguenza causare prurito al cuoio capelluto.
9. Pidocchi
Non sempre le cause sono di natura patologica, ma, talvolta, sono dovute a questioni esterne. Tra queste vi sono anche i pidocchi, dei piccolissimi insetti che si nascondono tra i capelli, dove si riproducono e depongono uova. Questi parassiti sono molto contagiosi e particolarmente difficili da rimuovere; per fortuna, però, in commercio, sono presenti diverse soluzioni per sbarazzarsene in maniera efficace e, soprattutto, definitiva.
Rimedi della nonna contro il prurito
1. Impacco all’aloe vera
L’impacco con aloe vera è un rimedio naturale particolarmente efficace in caso di cuoio capelluto irritato, realizzarlo è piuttosto semplice, ti basterà massaggiarlo una mezz’ora prima dello shampoo. L’aloe vera svolge un’azione lenitiva e idratante e, inoltre, consente anche di ripulire il cuoio capelluto dalle cellule morte. Il massaggio, poi, va ad attivare il microcircolo, favorendo l’ossigenazione della cute ed eliminando le tossine.
2. Risciacquo con l’aceto di mele
L’aceto di mele è un vero e proprio toccasana per la bellezza di pelle e capelli, grazie alle sue proprietà antimicotiche e antinfiammatorie è indicato per alleviare il prurito dovuto alla pelle secca. L’aceto di mele può essere utilizzato in diversi modi, ma per il prurito al cuoio capelluto, risulta efficace il risciacquo acido, ecco come effettuarlo. Versa un paio di cucchiai di aceto di mele in mezzo litro di acqua tiepida e, dopo aver effettuato lo shampoo, utilizza questa soluzione per effettuare l’ultimo risciacquo. Il sollievo dal prurito sarà immediato e i capelli risulteranno più luminosi che mai.
3. Bagno caldo con il bicarbonato di sodio
Il bicarbonato di sodio è un valido alleato per diverse problematiche della pelle e non solo. Per ottenere un rapido sollievo dal prurito, preparati un bagno caldo e aggiungi qualche cucchiaio di bicarbonato all’acqua. Resta in ammollo in acqua e bicarbonato per circa 40 minuti, poi risciacqua i capelli e asciugali all’aria o con il phon impostato con la temperatura minima. Se non hai la vasca da bagno, puoi provare a riempire d’acqua il lavandino, aggiungere il bicarbonato e immergere i capelli per almeno una decina di minuti.
4. Infuso alla calendula
La calendula è una delle piante medicinali più note per le sue proprietà calmanti. In caso di irritazioni e infiammazioni cutanee risulta essere particolarmente efficace: in commercio puoi acquistarla sotto forma di estratto, tintura o crema. Per alleviare la sensazione di prurito puoi preparare un infuso proprio con questa pianta: dopo averlo preparato, utilizza l’infuso proprio come se fosse un balsamo o una maschera, quindi applicalo sui capelli dopo lo shampoo e non risciacquare per trarne subito beneficio.
5. Tuorlo d’uovo
Nella maggior parte dei casi, il prurito è dovuto ad un’eccessiva secchezza della cute. Per contrastare questa problematica puoi provare dei rimedi casalinghi con i tuorli d’uovo. Questi, infatti, sono ricchi di sostanze nutritive, acidi grassi e vitamine che permettono di mantenere il cuoio capelluto idratato e nutrito. Il tuorlo può essere utilizzato al posto del classico shampoo, ma se preferisci o se ne senti la necessità, puoi comunque utilizzarlo. Puoi provare a mescolare i tuorli con il tuo shampoo abituale o, in alternativa, utilizzarli come impacco pre-lavaggio. Se hai i capelli molto lunghi e folti puoi utilizzare anche 2 o 3 tuorli, altrimenti ne basterà anche uno solo.
Lo sapevi che i tuorli possono essere utilizzati anche per maschere fai da te? Scopri i nostri tutorial sulle maschere all’uovo
6. Olio di oliva caldo
L’olio di oliva applicato sul cuoio capelluto, permette di ammorbidire la cute e di rimuovere delicatamente le croste pruriginose che si possono formare a causa dell’irritazione. Si tratta di un rimedio molto semplice da mettere in pratica perché non necessita di alcuna preparazione e particolare manualità. Riscalda tra le mani un po’ di olio di oliva per qualche minuto, dopodiché applicalo sulla zona interessata e lascialo in posa per qualche ora prima di procedere con il lavaggio. Questo rimedio è utile anche per la crosta lattea dei neonati.
Shampoo contro il prurito
In caso di prurito al cuoio capelluto, devi abbandonare per un po’ gli shampoo aggressivi e che contengono agenti schiumogeni. Questi, infatti, potrebbero addirittura irritare ulteriormente la cute e non riuscire comunque a pulire a fondo il tuo cuoio capelluto. Per questa problematica sono particolarmente indicati gli shampoo dell’azione delicata e non schiumogeni. Per idratare in profondità puoi utilizzare shampoo a base di oli che si prendono cura anche della cute secca, oltre a detergere. Le formulazioni di questi shampoo sono composte da antiossidanti e da altri ingredienti appositamente studiati che lavorano insieme per calmare l’irritazione e, allo stesso tempo, ripristinare l’equilibrio naturale della cute. Attenzione anche alla frequenza dei lavaggi: lavare spesso i capelli potrebbe essere particolarmente stressante, meglio ridurre gli shampoo a uno o due a settimana, a seconda delle esigenze.