Il rossetto rosso non è solo un oggetto di make-up, ma un vero e proprio status symbol. Amato dalle dive e più volte associato a trasformazioni economiche e sociali, il rossetto rosso è un must have che non invecchia mai.
Per Paloma Picasso era una firma, per Coco Chanel un’armatura, per Marilyn un modo di essere. Per tutte e tre le dive, e per molte altre donne, il rossetto rosso non è solo un oggetto di make-up, ma un vero e proprio status symbol. Un accessorio tanto piccolo quanto potente, capace di animare il look ed infondere sicurezza.
Il rossetto rosso: da sempre nella beauty routine di ogni donna
Il rossetto in stick è una scoperta relativamente recente che risale alla fine dell’ottocento, anche se si narra che già Cleopatra amasse cospargersi le labbra con una pasta pigmentata e che i romani applicassero il ‘purpurissimum’ alle statue degli dei in occasioni celebrative. Ma è con l’avvento del primo stick e di colui che ne inventò l’iconica custodia (l’americano Maurice Levy) che il rossetto è entrato nelle tasche e nelle borse di tutte le donne. Anche se non ne fu la prima inventrice, sicuramente Elizabeth Arden ne è la madrina morale: grazie alla sua vicinanza con il movimento delle suffraggette, il rossetto (ancor di più se di colore rosso) diventa un inconfondibile simbolo di femminilità e dell’emancipazione che passa anche attraverso la bellezza e la cura del proprio corpo.
E così anche dopo tanti anni, il rossetto rosso non invecchia mai. Ogni tanto lo si dimentica, ma poi, inesorabilmente, ritorna sulla bocca di tutti. Le dive odierne lo amano: Bella Hadid, Cindy Crawford, Dakota Johnson, Reese Whiterspoon sono soltanto alcune tra le star immortalate con labbra rosso rubino nei gala più paparazzati e nelle occasioni mondane più esclusive. Ma non sono solo le celebrità a subirne il fascino: il potere di questo piccolo accessorio è universale e senza tempo. Anzi, è ancora più prezioso per quelle donne che escono di casa la mattina per rientrarvi solo a notte inoltrata: un aggiustamento facile e veloce che tramuta un look da ufficio in un outfit più glam.
Il rossetto rosso: molto più che semplice make-up
Come se non bastasse, il rossetto rosso può vantare una certa dose di fascino intellettuale: è un elemento di make-up tosto almeno quanto chi lo indossa, capace di far parlare di sé anche in tema di economia. Il patrono di Estée Lauder (Leonard Lauder) ha introdotto nel 2001 il ‘lipstick index’. Specularmente al celebre ‘Big Mac index’ utilizzato per comparare il potere d’acquisto di diverse valute tramite il costo di un Big Mac, il ‘lipstick index’ ha una storia virtuosa. Monitorando le vendite di questo piccolo grande accessorio, è stato sottolineato che durante le recessioni, le vendite di rossetti si impennano.
Controintuitivo? Non proprio. Infatti, quando si è in un regime di ristrettezze economiche e si può dedicare allo shopping un budget più ristretto, il rossetto rosso è un piccolo investimento capace di fare grandi cose. Non solo per la sua capacità di ‘vestire’ e completare un look semplice come un total black, ma anche per le capacità terapeutiche (quali l’istantaneo risollevamento dell’umore) da sempre esercitate nell’immaginario femminile.
Come scegliere il rossetto rosso adatto?
Il rossetto rosso può variare da tonalità più fredde (con una punta di blu) a tonalità che più si avvicinano al giallo.
E’ consigliato sfoggiare una tonalità più fredda soprattutto se si è fiere del proprio sorriso smagliante (la punta di blu crea un contrasto particolarmente piacevole con il bianco della dentatura) o se si possiede una tonalità di pelle un po’ olivastra.
Se invece le colorazioni sono più calde (ad esempio, capelli biondo-dorati o sfumature rubinee) è meglio optare per una nuance che abbia una punta di giallo o per un rosso caldo e avvolgente. Infine, occorre considerare il colore della pelle: per le pelli medio-scure meglio scegliere una tonalità color ciliegia, mentre un rossetto rosso più aranciato fa risplendere le pelli più chiare.
E se non c’è una singola tinta che vi soddisfa, non siate timide e prendete spunto da Marilyn che per ottenere la sua inimitabile punta di rosso mischiava anche 4 o 5 diverse tonalità.
Rossetto rosso mat vs. rosso opaco
Un ultimo fattore da considerare è l’effetto che si vuole ottenere: un rossetto rosso mat è solitamente associato alle occasioni serali data la maggior brillantezza del prodotto, mentre un rossetto rosso opaco è la scelta da prediligere per le occasioni diurne o meno formali. Con il rossetto liquido si possono raggiungere risultati ottimali di opacità, idratando anche le labbra grazie all consistenza del prodotto.
Come si mette il rossetto rosso?
Per un’applicazione perfetta, ci sono tre semplici passaggi da seguire:
- applicare lo stick (o il pennello) dal centro delle labbra verso l’esterno;
- rimuovere l’eccesso di colore utilizzando un fazzoletto (meglio se una sottile velina) e rifinire con una leggera spolverata di cipria;
- applicare un’ultima mano per ridare vivacità al colore.
Ma di tutte le best practice, soltanto una è davvero imperativa: attente a non sbavare! Il rossetto rosso non perdona: una sbavatura difficilmente passerà inosservata.
Un piccolo grande amore: quello che ogni donna prova verso il rossetto. C’è chi non ne può fare a meno e chi ne è perfino intimidito e non si sente ‘all’altezza’. Eppure la cara Norma Jeane che anche grazie al rossetto rosso si trasformava nella più celebre Marilyn Monroe non ha dubbi: ai poteri del rossetto preferiva quelli del sorriso, perché resta sempre ‘il miglior make-up che ogni ragazza possa indossare’.
Alice Signori