Sempre più amato dalle donne, il massaggio linfodrenante è un vero e proprio alleato di bellezza. Ottimo contro la cellulite, il gonfiore e inestetismi, ma non solo. Promette risultati immediati e a lungo termine, a patto che venga eseguito in maniera corretta. Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo tipo di massaggio.
Il massaggio linfodrenante non è nato di recente, ma si tratta di una tecnica già nota negli anni ’30. Nonostante siano, oramai, trascorsi decenni, viene ancora largamente impiegata sia in campo medico che in quello estetico. Questo è certamente merito dei suoi tantissimi benefici e della sua efficacia.
Se ti è mai capitato di vedere un prima e dopo avrai sicuramente notato che gli effetti sono a dir poco straordinari sia sull’addome che sulle gambe. Questo particolare tipo di massaggio è in grado di far dimagrire drenando i liquidi in eccesso e allo stesso tempo, eliminando le tossine.
In questo modo la silhouette viene rimodellata. Questo, però, non è l’unico aspetto positivo che deriva dal massaggio linfodrenante, in quanto ve ne sono tanti altri anche a livello psicofisico per chi si sottopone alle sedute. Il trattamento può essere applicato su diverse parti del corpo, come braccia, gambe, cosce, ascelle, caviglie, piedi e zona inguinale, ma non solo. Tuttavia, la zona inguinale è quella che viene fatta alla fine poiché proprio in quest’ultima si accumulano più scorie all’interno dei vasi e liquidi in eccesso.
Che cos’è il massaggio linfodrenante
Con la terminologia massaggio linfofrenante si intende, in realtà, varie tecniche di massaggio che hanno lo scopo di facilitare la microcircolazione e favorire il drenaggio dei liquidi linfatici per contrastare l’insorgere di edemi e gonfiori provocati da un eccessivo ristagno di fluidi.
Ma che cos’è la linfa? Si tratta di una sostanza molto simile al sangue che circola in maniera continua per tutto il corpo e che provvede all’eliminazione di scorie e liquidi attraverso vasi linfatici e linfonodi. Per far circolare in maniera corretta la linfa, è necessario avere una contrazione muscolare.
Per questo motivo, il massaggio linfodrenante favorisce il flusso linfatico, restituendo al corpo benessere, equilibrio e bellezza. I vasi linfatici e quelli sanguigni, però, essendo molto delicati, vanno trattati con attenzione, per questo è fondamentale che il massaggio venga effettuato da un professionista del settore. Per questa tecnica non serve applicare forza, ma è indispensabile creare il giusto ritmo nei movimenti e individuare i punti più importanti del sistema linfatico.
Benefici del massaggio linfodrenante
Il massaggio linfodrenante apporta diversi benefici, sia in campo medico che in quello estetico. Questo tipo di trattamento ha come obiettivo principale quello di eliminare l’accumulo di fluidi in determinate zone del corpo, riducendo o eliminando i ristagni di linfa per attenuare anche disturbi come edemi e gonfiori. Tra i vari disturbi, troviamo anche la cellulite.
Per questo particolare inestetismo, il massaggio linfodrenante va ad agire sulla ritenzione idrica e sul cattivo funzionamento della circolazione linfatica. In modo da tale di essere in grado di attenuare e migliorare la cosiddetta pelle a buccia d’arancia. Questa tecnica di massaggio è consigliata anche alle donne durante la gravidanza. Nel periodo di gestazione è, infatti, molto comune avere le caviglie gonfie per via dell’aumento della ritenzione idrica. Il massaggio linfodrenante risulta essere utile a risolvere questo disturbo e può essere effettuato durante la gravidanza.
La tecnica di massaggio
Le tecniche di massaggio attualmente utilizzate sono in sostanza due: quella di Vodder e quella di Leduc. Entrambe permettono di ottenere ottimi risultati, se messe in pratica in maniera corretta. A queste tecniche possono poi essere aggiunte diverse manovre, come:
- manovra di pompaggio, nella quale la linfa viene spinta verso il cuore con il pollice e l’indice con un leggero pizzicamento;
- manovra roteante, in cui le mani effettuano movimenti ciclici con i palmi rivolti verso il basso;
- manovra a cucchiaio, in cui si effettuano movimenti rotatori per favorire lo smaltimento dei rifiuti cellulari usando il palmo verso l’alto e le dita estese a mo’ di cucchiaio.
- La tecnica di Vodder può essere messa in pratica solo da chi ha una grande manualità, onde evitare movimenti bruschi e sfregamenti.
- La tecnica di Ludec, invece, è basata su due manovre: quella di richiamo per facilitare il drenaggio dei liquidi e quella di riassorbimento che va ad agire sulle zone di ritenzione. A questo si aggiunge anche un bendaggio, a fine massaggio, per favorire l’eliminazione delle scorie.
Tipi di massaggio linfodrenante
Oltre a quelle sopra elencate esistono anche altre tecniche di massaggio linfodrenante che prendono il nome di coloro che le hanno inventate come quella di Földi o Cassey-Smith. Ognuna presenta delle caratteristiche particolari che ben si adattano alle diverse zone del corpo e possono essere applicate in base all’esigenza del paziente.
1. Massaggio linfodrenante gambe
Si tratta di un massaggio molto dolce e piacevole da ricevere che viene condotto in maniera piuttosto precisa. Il trattamento segue il flusso linfatico della circolazione e parte dal collo poiché è la zona dove sono presenti i principali linfonodi, dopodiché si passa a quella interessata. I primi risultati sono visibili già dopo un paio di sedute.
2. Massaggio linfodrenante viso
Il massaggio linfodrenante al viso permette di ridurre gli inestetismi e i gonfiori che si formano su di esso per vari motivi come stress e stanchezza. Il trattamento viene eseguito con la tecnica di Vodder attraverso pressioni dolci e movimenti rotatori. Fondamentale è non utilizzare creme e oli perché le mani devono essere a contatto diretto con la pelle per favorire il giusto attrito.
3. Massaggio linfodrenante occhi
Quante volte ti sarà capitato di guardarti allo specchio e notare borse sotto gli occhi e sguardo stanco? Il massaggio linfodrenante è un valido aiuto per attenuare queste problematiche, viene effettuato praticando una leggera pressione con la punta delle dita, spostandosi dagli zigomi verso l’alto, fino ad arrivare alle tempie, in maniera piuttosto delicata.
4. Massaggio linfodrenante pancia e addome
Si tratta di un trattamento assai diffuso perché per niente invasivo e molto efficace, che va effettuato con una manualità ben precisa. I movimenti comprendono frizioni, impastamento, attriti per favorire il drenaggio linfatico e colpi profondi. Tali operazioni permettono di aumentare la temperatura muscolare e scomporre le fibre di collagene.
5. Massaggio linfodrenante glutei
Insieme alle gambe, i glutei sono una zona soggetta alla formazione di ritenzione idrica. Questi rappresentano i muscoli più grandi e voluminosi del nostro corpo, pertanto, svolgendo anche funzioni importanti, tendono ad accumulare tensioni muscolari. Il massaggio al gluteo viene, normalmente, inserito all’interno di massaggi total body o alle gambe. Si consiglia di effettuarlo al mattino, in quanto le gambe non sono ancora affaticate dalle faccende quotidiane, va eseguito con movimenti circolari dal basso verso l’alto e dall’interno verso l’esterno.
6. Massaggio linfodrenante piedi
Il gonfiore alle estremità del corpo può essere una condizione debilitante, per questo, il massaggio è utile per alleviarne i sintomi. Questo viene effettuato su un’area abbastanza vasta, dai piedi fino alle ginocchia, con particolare attenzione al tendine di Achille.
Tecnica fai da te per il massaggio linfodrenante
Il massaggio linfodrenante fai da te è molto utile tutte quelle volte che non si ha la possibilità di sottoporsi a trattamenti da terze parti. Tuttavia, affinché questo sia efficace realmente, bisogna fare attenzione ad alcuni fattori. Durante l’esecuzione occorre mantenere le mani morbide e rilassate.
La pressione applicata sulla pelle deve essere leggera e non provocare dolore. Se senti la muscolatura al di sotto delle mani, vuol dire che stai sbagliando. Se provi dolore, fermati subito. Durante il massaggio devi essere a tuo agio e sentirti rilassato. Non sforzare in alcun modo i muscoli della schiena o del collo. Allunga la pelle il più possibile e poi rilascia.
Per il massaggio total body parti sempre dal collo e poi scendi verso il basso. La zona inguinale è quella che va trattata per ultima. Oltre alla manipolazione a mani nude, si può effettuare anche con dispositivi appositi, in commercio ve ne sono diversi.
Differenza tra massaggio linfodrenante e anticellulite
Si tratta di due tecniche di massaggio ben distinte tra loro, ma che hanno un obiettivo comune, ovvero quello di snellire la figura.
- Il massaggio linfodrenante è un trattamento che aiuta anche a contrastare la cellulite. Questo stimola la circolazione linfatica e il metabolismo. Va effettuato dal basso verso l’alto, con movimenti circolari che vanno a riattivare l’attività dei linfonodi e consentono di eliminare il grasso in eccesso.
- Il massaggio anticellulite viene eseguito attraverso una serie di manipolazioni e manovre che agiscono sul circolo linfatico. A differenza del massaggio linfodrenante, i movimenti circolatori vanno eseguiti in superficie, utilizzando le mani, le dita e in particolare i pollici. Dopodiché, si passa alla manovra di impastamento e al pizzicamento. Per capire quale tipo di tecnica si adatta meglio alla propria condizione è necessario richiedere una consulenza a massaggiatori esperti.
Massaggio linfodrenante modellante
Il massaggio linfodrenante modellante è una stimolazione manuale molto intensa che viene effettuata in seguito al trattamento per la cellulite e il linfodrenaggio. Questo può essere eseguito su diverse zone del corpo come fianchi, pancia, gambe e glutei. Per risultare essere, però, davvero efficace, è necessario avere una frequenza abbastanza assidua, 2 o 3 volte a settimana. In ogni caso, il solo massaggio non è sufficiente per rimodellare il corpo, ma è necessario anche avere un’alimentazione sana e praticare un’attività fisica leggera.
Controindicazioni massaggio linfodrenante
Il massaggio linfodrenante non è adatto proprio a tutti, vi sono alcune condizioni in cui non può essere effettuato, ecco quando:
- alterazioni della pressione sanguigna, come ipertensione e ipotensione;
- infezioni in atto;
- disturbi asmatici;
- patologie cardiache;
- patologie neoplastiche (tumori);
- malattie e disturbi cutanei.
Prima di sottoporsi a qualsiasi tipo di massaggio linfodrenante, a scopo precauzionale, è sempre meglio consultare il proprio medico in anticipo, soprattutto se si è affetti da una patologia.