Abbiamo intervistato Camilla Melosi Head of Digital PR Treedom che ci ha raccontato la storia di Treedom e il suo impegno nei confronti del pianeta.
1) Ciao e grazie mille del tempo che ci avete concesso. Iniziamo subito, da cosa deriva il nome Treedom e cosa significa?
Treedom nasce dall’unione di due parole per noi molto importanti: freedom e tree, cioè alberi e libertà.
Perché fin dall’inizio ci siamo dati per missione di costruire un futuro più verde, dando la possibilità a chiunque lo desideri di piantare alberi. Abbiamo scelto l’inglese perché la nostra è una vocazione internazionale, sappiamo che il nostro progetto ha bisogno della partecipazione di più persone possibili per avere successo.
2) Come nasce l’idea di piantare alberi a distanza e seguire online la storia del progetto di cui fa parte?
Inizia tutto da una storia d’amore. Federico, il nostro CEO e founder, undici anni fa era innamorato di una ragazza. Insieme giocavano a Farmville, un videogioco nato su Facebook che permetteva di costruire la propria fattoria online. Gareggiavano a chi piantava più alberi virtuali, spendendo però soldi veri.
Un giorno pensò che probabilmente le persone sarebbero state felici di piantare alberi veri, se fosse esistito lo strumento che lo permetteva.
Così è nata Treedom. E se vi state chiedendo come è andata a finire con quella ragazza, vi devo deludere: ha sposato un altro. Però ha regalato alberi Treedom a tutti i suoi invitati, quindi il lieto fine c’è stato comunque.
3) Una volta si regalavano i fiori, voi proponete un albero: è la versione bio e green di “un diamante è per sempre”?
Io direi che è molto meglio! Piantare l’albero giusto, nel posto giusto e per il giusto scopo significa portare benefici duraturi al pianeta e alle persone.
Un impegno che dura nel tempo, e il cui impatto è sorprendente. Noi facciamo del nostro meglio per raccontarlo con foto, video e voci dal campo sul Diario dell’Albero, a cui ha accesso chiunque decida di piantare un albero con noi.
4) Qual è stato il traguardo più grande che avete ottenuto dal 2010 a oggi?
Proprio qualche settimana fa abbiamo tagliato il traguardo dei due milioni di alberi piantati! Pensate che per piantare il nostro primo milione di alberi ci sono voluti dieci anni, mentre è bastato un anno per piantare il secondo.
La sensibilità delle persone è cresciuta enormemente, e questa per noi è una motivazione potente e costante.
5) Quali benefici portano i vostri alberi alle comunità locali?
Direi formazione, reddito e un ambiente più sano.
Le comunità che partecipano ai nostri progetti di piantumazione vengono formate passo passo, acquisendo competenze che potranno a loro volta trasferire ad altri. Gli alberi aiutano a combattere l’erosione dei terreni, assorbire CO₂, e favorire il ciclo dell’acqua. Inoltre, le specie da frutto offrono ai contadini un’opportunità di reddito in più e arricchiscono la loro dieta.
6) Vi siete mai dovuti scontrare con l’insicurezza dei clienti sulla veridicità del progetto?
Certamente, ed è normale che sia così quando si ha a che fare con un prodotto digitale come è il nostro. Per questo abbiamo messo la trasparenza e tracciabilità al centro del nostro metodo di lavoro: ogni albero che piantiamo è fotografato e geolocalizzato, e questi dati vengono condivisi con chi custodisce l’albero a distanza.
Un giorno, chi lo volesse, potrebbe anche andare a visitare il proprio albero.
7) Da cosa nasce la partnership con Abiby, cosa vi accomuna?
Sicuramente l’approccio ecosostenibile: amiamo collaborare con aziende che, come Abiby, seguono una filosofia vegana e cruelty-free, riducono al minimo il packaging e privilegiano i materiali riciclati.
E poi la missione dell’empowerment femminile, sia nei nostri progetti che nel nostro organigramma aziendale: la maggioranza dei nostri manager sono donne.
8) Qual è il messaggio che vorreste condividere con la community di Abiby?
Le grandi cose cominciano sempre con piccoli gesti. Noi, un piccolo gesto alla volta, siamo arrivati a piantare due milioni di alberi.
Speriamo che anche la community di Abiby voglia unirsi alla nostro progetto.